Cos’hanno in comune la Cina, il telaio automatico, la bussola e il teatro?
La risposta è il protagonista dell’articolo di oggi – ed è Ma Jun.
Inventore, ingegnere e Ufficiale governativo nella Cina del 200 DC, Ma Jun è una figura estremamente attuale: si conquistò una posizione di rilievo e di fama non grazie al denaro (pare fosse di umili origini) né con il fascino (era descritto come timido e introverso), ma grazie alla genialità delle sue invenzioni. Fra i suoi primi progetti, ci fu appunto un telaio automatico di concezione assolutamente nuova. Contro i cinquanta pedali tipici dei telai del tempo, Ma Jun introdusse un modello che ne aveva soltanto dodici – e che permetteva non soltanto di lavorare più in fretta e meglio, ma perfino di realizzare intrecci fino ad allora impossibili.
Ma la fama di Ma Jun è maggiormente legata ad un oggetto quasi leggendario nella Cina dell’epoca, che è stato reinventato e dimenticato più volte nel corso della sua storia: il “Carro che indica il Sud”, in pratica una bussola trasportabile e affidabile. Ai tempi di Ma Jun, lo si riteneva una leggenda, uno strumento mitologico impossibile da costruire; e quando Ma Jun sostenne che era possibile realizzarlo, fu bersaglio dello scherno di buona parte della corte. Ma il carro si poteva costruire – e lui lo costruì: un carro sormontato da una statua che, con un sistema di ingranaggi differenziali (uno dei primi utilizzi nella storia di questo genere di ingranaggio), era anche una bussola perfettamente funzionante, e puntava sempre a sud.
Ma forse a poterci impressionare maggiormente è un’invenzione che Ma Jun realizzò come dono all’Imperatore Wei. Quando questi chiese se era possibile far sì che i pupazzi del teatrino che gli era stato donato si muovessero, la risposta di Ma Jun fu un sicuro “sì”. Non solo fabbricò pupazzi differenti e perfettamente articolati, ciascuno capace di diversi movimenti; li costruì collegandoli ad una ruota dentata che animava l’intera scena, mossa da un flusso d’acqua nascosto. Per il risultato stralciamo un passaggio originale dell’epoca:
“ … [Ma Jun] allestì figure di fanciulle che suonavano e danzavano, e all’entrata in scena di un particolare pupazzo altri ometti di legno suonavano tamburi e flauti … Ufficiali del governo stavano nei loro uffici … galli combattevano, e tutto di continuo cambiava e si muoveva ingegnosamente in cento variazioni …”
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